AIUTARE O NO I FIGLI A FARE I COMPITI?
RISPONDE L’ESPERTA
Il tema del supporto si può declinare in vari modi, uno di questi è il supporto che diamo alle persone che fanno parte della nostra vita e in particolare ai nostri figli. Credo che capire quale sia il modo giusto di aiutarli a districarsi tra le difficoltà e le sfide della vita quotidiana sia una responsabilità e un compito di grande rilevanza per tutti i genitori. Poiché, prima di diventare adulti, i nostri figli passano molto del loro tempo a scuola è ovvio che molto del nostro supporto è legato alla gestione di questa componente: compagni, insegnanti, compiti, cibo, gestione del tempo e del materiale, responsabilità, autonomia e via dicendo. Non è sempre facile trovare il giusto equilibrio tra tutte queste parti, che sono comunque interconnesse le une alla altre,
io stessa ho avuto difficoltà quando il mio figlio più grande era alle elementari e poi alle medie, forse sapendo che ha delle difficoltà di apprendimento (dovute a una mutazione genetica, nulla di grave per fortuna, ma che ha ripercussioni anche sul modo di apprendere) sono stata troppo di supporto, ho faticato a lasciargli l’autonomia che avrebbe potuto conquistarsi in modo diverso. Siccome ho anche una figlia più piccola che inizierà l’asilo l’anno prossimo è bene che mi faccia trovare preparata, ma per essere d’aiuto anche a voi che mi leggete ho deciso di chiedere consiglio a un’esperta in materia perché in certi casi l’organizzazione non basta.
Perciò vi presento Ilenia Murdolo, anzi, lascio a lei la parola per raccontarvi un po’ chi è e di cosa si occupa.
“Ciao e innanzitutto grazie per questa preziosa opportunità! Sono Ilenia Murdolo, dopo quasi vent'anni di esperienza come insegnante alla Scuola Primaria, un lavoro che ho amato profondamente e che mi ha arricchita in mille modi, ho deciso di intraprendere una nuova strada. Qualche anno fa, ho scelto di diventare consulente educativa e scolastica e, successivamente, di evolvere ulteriormente nella mia professione diventando anche counsellor rogersiana.
Credo nell'importanza di un apprendimento dolce e rispettoso, che tenga conto dell'unicità di ogni bambino e della necessità di mantenere l'armonia in famiglia. La mia filosofia si basa sull'approccio centrato sulla persona di Carl Rogers, che valorizza l'autenticità e la crescita personale, sia per i genitori che per i bambini. Offro consulenze singole e percorsi più lunghi, sempre con l'obiettivo di sostenere la crescita e il benessere di tutti!"
Su Instagram ti troviamo come “cuore in cartella”, perché hai scelto questo nome?
“Ho scelto il nome “cuore in cartella” perché volevo sottolineare la profonda connessione tra emozioni e apprendimento, una relazione che è attiva in ogni fascia d'età. Le emozioni sono fondamentali nel processo educativo, non solo per i bambini ma anche per gli adulti. Quando un bambino si sente amato, ascoltato e compreso, è più propenso ad aprirsi all'apprendimento. Allo stesso modo, se i genitori e gli educatori si sentono supportati e valorizzati, possono offrire un ambiente più positivo e stimolante. Credo che ogni esperienza educativa debba tener conto di questo aspetto, perché solo attraverso una connessione emotiva possiamo davvero facilitare la crescita e il benessere di tutti. Il merito per la scelta del nome va a mia figlia: l’illuminazione è arrivata da una sua intuizione. Così, “cuore in cartella” è diventato il simbolo di un approccio che unisce l'amore per l'insegnamento alla consapevolezza emotiva.”
L’ascolto e l’empatia mi sembrano due aspetti molto importanti del tuo lavoro e che dovrebbero essere anche alla base dell’approccio dei genitori che si relazionano ai propri figli nel periodo scolastico e soprattutto nel momento dei compiti, cosa ne pensi?
“Assolutamente! Nel mio lavoro con i genitori, vedo ogni giorno come questi elementi possano trasformare l’esperienza educativa. Quando i genitori si prendono il tempo di ascoltare attentamente le emozioni e le preoccupazioni dei loro figli, creano un ambiente in cui i bambini si sentono accolti e compresi, questo è essenziale per farli sentire sicuri e motivati nel loro processo di crescita. L’empatia consente ai genitori di entrare nel mondo dei loro figli, comprendendo le difficoltà e le ansie che possono affrontare. Quando un genitore risponde a queste emozioni con comprensione e supporto, non solo aiuta il bambino a sentirsi meno solo, ma favorisce anche lo sviluppo della resilienza e della fiducia in se stessi. Ogni volta che vedo un genitore adottare questo approccio, è come se si aprisse una nuova porta di comunicazione tra loro e il bambino. Credo fermamente che un approccio empatico e un ascolto attivo possano creare un clima di fiducia e sicurezza nel percorso scolastico dei bambini. Quando i genitori e i figli si sentono supportati e compresi, si favorisce una crescita armoniosa, dove il dialogo aperto e sincero diventa una base solida per affrontare le sfide che la scuola presenta. È straordinario vedere come la connessione emotiva possa ispirare i bambini a esplorare, a imparare e a sviluppare le loro potenzialità uniche.”
Il mio tema del mese è il supporto, ti chiedo di parlarci di questo aspetto dal punto di vista del supporto che tu puoi dare alle mamme che si affidano a te.
“Il supporto è un tema cruciale nel mio lavoro e assume diverse forme a seconda delle esigenze delle mamme che si affidano a me. Quando una mamma decide di cercare aiuto, spesso si trova in un momento di vulnerabilità, e il mio compito è quello di creare uno spazio sicuro in cui possa sentirsi ascoltata e compresa. Nel mio approccio, offro un sostegno empatico e personalizzato, lavorando insieme alle mamme per esplorare le loro preoccupazioni e trovare strategie che possano aiutarle a navigare le sfide legate alla crescita dei loro figli. Che si tratti di difficoltà scolastiche, ansie legate all'apprendimento o semplicemente del desiderio di migliorare la comunicazione con i propri bambini, il mio obiettivo è sempre quello di fornire strumenti e risorse utili.
Credo che il supporto non si limiti solo a dare risposte, ma anche a incoraggiare le mamme a riconoscere e valorizzare le loro capacità uniche. Ogni mamma porta con sé un’autenticità e una storia personali che possono diventare risorse straordinarie nel percorso di crescita dei propri figli. Attraverso i miei percorsi, aiuto le mamme a far emergere questa unicità, facendola diventare un punto di forza nel loro approccio educativo. Insieme, possiamo costruire un percorso che non solo affronti le sfide immediate, ma che favorisca anche la crescita e il benessere emotivo sia dei genitori che dei figli."
Ora invece ti chiedo: come le mamme possono essere di supporto ai propri figli nel momento in cui “è ora di fare i compiti”?
“Le mamme possono svolgere un ruolo fondamentale nel supportare i propri figli durante il momento dei compiti, creando un ambiente che favorisca l'apprendimento e la motivazione. Nella pratica, quando parliamo di impegni scolastici, è importante innanzitutto stabilire una routine. Avere un orario dedicato ai compiti non solo aiuta i bambini a sviluppare un senso di responsabilità, ma offre anche una sicurezza rassicurante, che aiuta i bambini a sentirsi più preparati e a gestire le loro aspettative. Ma le mamme possono offrire il loro supporto anche nell' accompagnare i loro figli verso l'autonomia scolastica, fornendo gli strumenti necessari affinché i propri figli possano constatare il loro senso di autoefficacia. Questo significa non solo insegnare loro a organizzarsi e a gestire il tempo, ma anche incoraggiarli a risolvere i problemi da soli e a sviluppare le proprie strategie di apprendimento. Quando i bambini sperimentano il successo nel completare i compiti autonomamente, cresce la loro fiducia nelle proprie capacità. Inoltre, il loro supporto è fondamentale anche per celebrare i piccoli progressi e successi. Riconoscere e apprezzare gli sforzi, anche quando il risultato finale non è perfetto, può fare una grande differenza nella motivazione dei bambini. Quando i genitori mostrano entusiasmo e riconoscimento per i progressi, i bambini sono più propensi a impegnarsi e a vedere i compiti come un'opportunità di crescita piuttosto che come un obbligo. Infine, come ho anticipato prima l'ascolto attivo e l'empatia sono essenziali per un supporto genitoriale che promuove il benessere scolastico."
Quante bellissime parole. Molte avrei voluto sentirle anni fa quando cercavo di trovare il mio equilibrio fa l’essere di supporto e il dover comunque portare a casa i compiti fatti, le lezioni studiate, lo sport e la vita sociale di mio figlio e forse avrei evitato scontri, insofferenza e frustrazione, almeno in parte.
Quali sono le difficoltà più grandi che incontrano le mamme che si rivolgono a te?
“Le mamme che si rivolgono a me spesso affrontano diverse difficoltà, e tra le più comuni ci sono il senso di inadeguatezza, le difficoltà nella comunicazione e la mancanza di strategie pratiche. In primo luogo, molte mamme si sentono sopraffatte dalle aspettative, sia proprie che sociali. Possono avere la sensazione di non fare abbastanza per i loro figli o di non essere all'altezza nel supportarli durante il loro percorso scolastico. Questo senso di inadeguatezza può generare ansia e stress, rendendo difficile affrontare le sfide quotidiane. Inoltre, un’altra difficoltà comune è la mancanza di comunicazione efficace con i propri figli. A volte, le mamme si trovano a non sapere come affrontare certe conversazioni o a gestire le emozioni dei bambini, soprattutto quando si tratta di argomenti delicati come le ansie scolastiche o le frustrazioni legate all'apprendimento. Questa difficoltà può portare a conflitti e incomprensioni, rendendo più difficile la creazione di un ambiente di supporto. Infine, molte mamme si sentono disarmate di fronte alle sfide scolastiche dei loro figli. Spesso non sanno come strutturare il tempo di studio, come motivare i loro figli o come affrontare problemi specifici di apprendimento. La mancanza di strategie pratiche può farle sentire bloccate, portandole a cercare supporto per trovare soluzioni efficaci. Il mio ruolo è quello di accompagnarle in questo percorso, offrendo loro ascolto, empatia e strumenti pratici per affrontare queste sfide con maggiore serenità e consapevolezza".
Ora ti chiedo invece cosa ne pensi del supporto tra mamme. Spesso quando i nostri figli iniziano la scuola, rispetto a qualche decennio fa, può capitare che siano ben poche le mamme che si conoscono da prima, magari vengono da paesi diversi, alcune si sono trasferite da poco, forse ci si conosce solo di vista e non è detto che sia facile instaurare subito un buon rapporto con tutte. Quanto è importante per le mamme avere un buon rapporto di collaborazione con le mamme dei compagni di scuola dei propri figli?
“Credo profondamente nell'importanza del supporto tra mamme. Avere un buon rapporto di collaborazione con le mamme dei compagni di scuola e degli amici dei propri figli può fare una grande differenza. Questo legame crea una rete di comunità e condivisione, che allevia l’isolamento e permette di sentirsi ascoltate e comprese. Quando le mamme si sostengono a vicenda, possono scambiarsi consigli pratici e strategie utili, arricchendo l’esperienza educativa non solo dei loro figli, ma anche della loro crescita personale.”
Come la vedi l’idea di creare dei gruppi di ascolto e condivisione per le mamme che affrontano con difficoltà il periodo scolastico dei propri figli?
“L’idea di gruppi di ascolto e condivisione per le mamme è straordinaria e credo possa avere un impatto profondamente positivo. Nel mio lavoro, mi capita di proporre gruppi di incontro a tema e ogni volta ho la testimonianza di quanto siano potenti. Questi spazi offrono un ambiente sicuro dove le mamme possono esprimere le proprie preoccupazioni, condividere esperienze e sentirsi comprese da altre persone che stanno attraversando situazioni simili. L’ascolto reciproco è fondamentale: sapere di non essere sole nelle proprie sfide aiuta a ridurre l’ansia e il senso di isolamento. Inoltre, questi gruppi possono diventare un fertile terreno di scambio di strategie e risorse, dove le mamme possono apprendere l’una dall’altra e trovare soluzioni pratiche da applicare nella vita quotidiana. Creare una comunità di supporto non solo rafforza i legami tra mamme, ma contribuisce anche al benessere emotivo di tutte le partecipanti. Soprattutto, i gruppi di ascolto e condivisione possono trasmettere un messaggio potente: l’educazione è un viaggio condiviso e, insieme, possiamo affrontare le difficoltà con maggiore serenità e fiducia.”
A me piacerebbe organizzare dei gruppi di questo genere per aiutare le mamme a non perdersi nella vita scolastica dei propri figli e a non dimenticarsi di sé in questi mesi oggettivamente più impegnativi, tu cosa pensi del selfcare?
“La trovo un’ottima idea. Personalmente credo che la questione del self-care sia cruciale: spesso le mamme si dedicano anima e corpo ai propri figli e figlie, trascurando le proprie esigenze e il proprio benessere. Il self-care non è un atto egoistico, ma un gesto necessario per poter affrontare le sfide quotidiane con energia e positività. Quando le mamme si prendono cura di sé, si ritrovano più presenti e pazienti con i propri figli/e, creando così un ambiente familiare più sereno. Incoraggiare noi donne a dedicare del tempo per noi stesse, che si tratti di pratiche di rilassamento, hobby o semplicemente di momenti di riflessione, è essenziale per il nostro equilibrio emotivo.”
Quest’ultimo tema è davvero importante e sicuramente ne parleremo nella nostra diretta Instagram del 19 novembre alle ore 18:00, nei miei percorsi sulla gestione del tempo sottolineo sempre come il tempo per la cura di sè sia fondamentale, non possiamo farne a meno se vogliamo restare in equilibrio, se vogliamo preservare la nostra salute, fisica e mentale, anche nel corso che ho appena messo a punto per le libere professioniste (non è ancora disponibile, lo sarà da gennaio 2025, ma lo anticipo qui) subito nella prima lezione parlo proprio di questo, non possiamo dimenticarci di noi stesse, dobbiamo inserire nelle nostre giornata del tempo per noi, quelli che io chiamo “momenti coccola” come raccontavo nell’articolo “Come non arrivare stanca la sera: 5 soluzioni e 3 errori da evitare”.
Bene Ilenia, hai detto davvero tantissime cose interessanti, ti va di lasciarci qualche consiglio extra?
“Grazie! Vorrei sottolineare tre aspetti a mio avviso importanti per ogni donna. In primo luogo, stabilire una connessione profonda con noi stesse è essenziale, poiché è da questa connessione che nasce la nostra autenticità. Quando siamo in sintonia con i nostri sentimenti, valori e desideri, possiamo affrontare la vita con una maggiore sicurezza e serenità. Questo legame con la nostra vera essenza ci consente di essere genitori più presenti e consapevoli, capaci di rispondere alle esigenze dei nostri figli in modo genuino e autentico. In secondo luogo, in un mondo che spesso impone standard irrealistici di perfezione, è cruciale ricordare che nessuno è perfetto. Accettare le nostre imperfezioni ci libera dalla pressione di dover soddisfare aspettative esterne, permettendoci così di abbracciare la nostra autenticità. Coltivare fiducia in noi stesse e nelle nostre scelte ci rende più forti e capaci di affrontare le sfide quotidiane. Infine, sviluppare un senso di autocompassione è fondamentale. Essere gentili con noi stesse ci sostiene nei momenti di difficoltà, migliora il nostro benessere emotivo e ci rende più empatiche e disponibili verso gli altri, inclusi i nostri figli. L’autocompassione ci invita a riconoscere che gli errori sono parte del nostro percorso di crescita, incoraggiandoci a trattarci con la stessa dolcezza che riserveremmo a un’amica.”
Non poteva esserci finale migliore. Grazie davvero Ilenia per questa bellissima chiacchierata, lascio qui di seguito tutti i tuoi contatti e ricordo che potrete ascoltarci in diretta Instagram martedì 19 novembre alle ore 18:00, se avete domande per noi potete scriverci in DM o via mail, la mia è susy@vitasumisura.it
“Mi potete trovare online nel mio profilo Instagram @cuoreincartella o nel mio sito www.cuoreincartella.com. Ricevo online o nel mio studio a Romano di Lombardia (Bg). Per contattarmi potete scrivermi a info@cuoreincartella.com o telefonarmi al 3480434472.”