DONNA E MAMMA:
UNA DOPPIA IDENTITA'CON CUI FARE I CONTI
Quando ci presentiamo a qualcuno, quando parliamo di noi, se siamo madri lo diciamo subito o quasi, è una delle prime 3 o 5 informazioni che diamo, ma non siamo solo mamme, siamo in primis donne e in genere molte altre cose, ma il diventare madri ci catapulta in uno sdoppiamento dell'identità con cui dobbiamo fare i conti per evitare di perderci.
DONNA E MAMMA: UNA QUESTIONE DI TEMPO
Il problema principale, a mio avviso, risiede nella gestione del tempo e nell'identificare le priorità.
Quando diventiamo mamme, i nostri figli diventano la nostra priorità, sempre e comunque, e questo ci porta, a volte, a dimeticarci di noi stesse. Restiamo ancorate all'idea che solo noi dobbiamo occuparci del neonato, che una brava madre sta sempre con il proprio figlio, ci sentiamo in colpa se vogliamo starcene un po' per conto nostro e se a questo aggiungiamo le incombenze quotidiane, la gestione della casa e magari di altri figli, ecco che rischiamo di dimenticarci del nostro essere donna che tra l'altro si declina in mille altre sfaccettature: moglie, compagna, figlia, amica, zia, nuora, cognata, collega, professionista e magari anche molto altro.
Quindi?
Quindi sono 3, anzi 4, i suggerimenti che mi sento di dare come life organizer, ma anche come mamma di due figli:
gioca d'anticipo, fai chiarezza, chiedi aiuto, pianifica.
4 SUGGERIMENTI PER MANTENERE SEPARATI I RUOLI DI DONNA E MAMMA
1 - GIOCA D'ANTICIPO: molte volte scopriamo di aspettare un bambino e veniamo proiettate nel mondo dell'essere mamme, ci preoccupiamo di cosa mangiare, come muoverci, che musica ascoltare, leggiamo un sacco di libri sulla donna in gravidanza e sui primi mesi di vita del bambino, compriamo abiti, mobili, giochi, eccetera, ma ci dimentichiamo di fare una cosa prima dell'arrivo del bambino e cioè chiederci come vogliamo affrontare questo cambiamento, non solo nel senso di che tipo di madre vogliamo essere, ma nel senso di che donna voglio essere dopo che sarò diventata madre. E' vero che i primi mesi ci spiazzano, non è mai come ce lo aspettavamo, può essere meglio oppure peggio, comunque finchè non proviamo non lo sappiamo davvero e non possiamo saperlo nemmeno se stiamo aspettando il secondo, terzo, quarto figlio perchè ogni bambio è diverso. Però, come ci prepariamo nella pratica imparando come respirare, come cambiare un pannolino, quando iniziare lo svezzamento e così via allo stesso modo dovremmo riflettere in anticipo su come vorremmo continuare a essere donne anche dopo la maternità. Ovviamente nulla sarà esattamente come lo avevamo immaginato, ma il fatto di averci pensato e ragionato prima ci consentirà dopo di gestire meglio la situazione senza farci prendere dalle emozioni e dalle reazioni fisiologiche dei primi mesi dalla nascita di un figlio. Avremo una line guida, una bussola, un'idea a cui tornare e da cui ripartire dopo l'ondata di sconvolgimento iniziale.
2 - CHIAREZZA: il primo consiglio si lega inevitabilmente al secondo, fare chiarezza, condividendo poi le nostre riflessioni con il nostro partner e il resto della famiglia o comunque delle persone coinvolte nella gestione dei bambini, è importante per affrontare questo cambiamento con più serenità. Metti nero su bianco come vorresti sentirti e cosa vorresti fare per tenere vive e presenti le due te stessa, la donna e la madre, che poi dovranno trovare il modo di conciliarsi (per questo però c'è il punto 4, tranquilla). Adesso concentrati su quale sarebbe per te la situazione futura ideale riguardo al tuo essere sia mamma che donna ed è meglio pensarci prima perchè poi è più difficile, dopo il parto subentrano dinamiche fisiche ed emotive nuove e spesso destabilizzanti, se poi il bambino non dorme, è irrequieto, mangia spesso o ha spesso le coliche, sarete più stanche e meno lucide e non è detto che a quel punto riuscirete a esprimere un'idea davvero razionale e autentica, sarà più probabile che avrete solo voglia di dormire e che qualcuno vi regali un po' di pace e di silenzio. Ovviamente dovete prepararvi al fatto che niente sarà come lo avete scritto nel vostro quaderno, ma come dicevamo prima, vi serve per avere un punto di riferimento da cui ripartire e a cui tendere.
3 - CHIEDERE AIUTO: ecco che i primi due punti si collegano al terzo, come? Se fai chiarezza e giochi d'anticipo puoi organizzarti e chiedere aiuto per tempo alle persone coinvolte o cercare qualcuno che ti dia una mano concreta, puoi costruire il tuo sistema di supporto che ti permetta poi di prenderti cura di te stessa nei mesi più difficili e delicati. Puoi così fare in modo di prenderti delle pause, di riposare, di prenderti qualche momento solo per te senza sentirti in colpa. Una delle frasi che le neo mamme dicono più spesso è: non ho nemmeno il tempo di farmi una doccia. Confesso: l'ho detto anch'io con la mia seconda figlia, ma questo è stato un campanello di allarme che mi ha fatta fermare e riflettere. Non è vero che non ne ho il tempo, sto gestendo male quello che ho a disposizione oppure non sto chiedendo aiuto. Non cadete nel mito della mamma-martire, della mamma che deve fare tutto da sola, nell'idea che la mamma perfetta non si allontana mai dal suo bambino. Non è così. Avete tutto il diritto di farvi aiutare, di riposare, di vedere altre persone, di farvi la doccia in tranquillità, ma se non chiedete aiuto e non vi organizzate è inevitabile che arriviate a un possibile esaurimento o depressione e non deve succedere questo, mi raccomando. Dovete prima prendervi cura di voi stesse per potervi occupare dei vostri figli.
4 - PIANIFICARE: quando i nostri figli sono piccoli è difficili pianificare, o meglio, è difficile rispettare una pianificazione molto rigida o che riguarda tutta la giornata perchè è abbastanza evidente che sarà complicato rispettarla. Gli imprevisti sono all'ordine del giorno e ogni cosa che riguarda i bambini piccoli può durare più di quanto pensiamo, il segreto quindi è iniziare con poco, pianificare solo 10 minuti al giorno, una breve pausa o cosa fare durante il riposino dei nostri figli, questo è un modo per allenarci e sentirci comunque un po' in controllo e padrone del nostro tempo, anche se solo di una piccola parte. In 10 minuti puoi fare tantissime cose: leggere, ascoltare musica o un podcast, fare una breve passeggiata, fare una doccia rilassante o un po' di esercizio fisico. Pian piano quei 10 minuti aumenteranno grazie a una organizzazione flessibile che si evolve con le esigenze di tutta la famiglia permettendoti di non dimenticarti di te stessa.
QUALCHE ABITUDINE PER NON PERDERTI QUANDO DIVENTI MAMMA
Voglio lasciarti qui un elenco di abitudini che possono aiutarti a restare in contatto con la donna dietro la mamma, piccole attività che puoi fare per staccare la mente, per non perderti, puoi alternarle, puoi scegliere solo quella che più fa per te, l'importante è che tu trovi il tuo momento quotidiano per te stessa, proteggi quello spazio, non cedere ad altre richieste o incombenze, non usare quel tempo per pulire, stirare, fare la spesa (a meno che questo non sia per te fonte di relax e un modo per staccare), concediti una meritata pausa.
Potresti: fare colazione in silenzio e goderti il primo caffè della giornata, leggere, ascoltare musica, fare yoga, ascoltare un podcast o un audiolibro, camminare, correre, fare journaling, meditare, colorare, fare workout, dedicarti ad attività manuali come il ricamo, il cucito, il decoupage, il restauro, dipingere, lavorare a maglia o all'uncinetto, fare fotografie, scrivere, goderti una tazza di tè da sola o con un'amica, cucinare un dolce o il tuo piatto preferito, dedicarti a una mini beauty routine... scegli ciò che più ti piace e ti fa stare bene, non pretendere subito di poterci dedicare molto tempo, proteggi quei primi 10 minuti, il resto verrà e se hai bisogno di aiuto io sono qui per accompagnarti nel tuo percorso, scrivimi, non esitare, lasciami un messaggio proprio QUI.